di Attilio L. Vinci

Un prezioso, inedito manoscritto seicentesco di un mazarese, Bartholo Xarxia, è stato ritrovato da Don Orazio Placenti alla Biblioteca Apostolica Vaticana, digitalizzato e presentato a Mazara nella splendida cornice della Regale Abbazia di Santa Maria dell’Alto, antica Commenda dell’Ordine di Malta. Da oggi, il pregiato e interessante testo, posto a disposizione degli studiosi, ricercatori e curiosi,  arricchisce gli esclusivi scrigni che custodiscono il patrimonio culturale mazarese tutelato nelle varie biblioteche e siti culturali. Presso la Regale Abbazia, il Rettore, Don Orazio Placenti, Vicario Giudiziale della Diocesi di Mazara, da qualche anno, con un gruppo di professionisti con l’amore per la cultura, ha creato l’Associazione “Crocevia Mediterraneo”, una istituzione senza fini di lucro che ha lo scopo di effettuare ricerche e studi atti  a recuperare fonti, carteggi, testimonianze, documenti, notizie, dossier, prove, memorie storiche che altrimenti rischiano d’essere perduti, e poi consegnarli alla pubblica fruizione. Il ritrovamento e la trascrizione ci offrono questo testo del 1614, codice Vat. lat. 13618, che, in un affascinante italiano del seicento, tratta  delle nuove invenzioni per dare aiuto alle imbarcazioni, i “legni navicanti” , che possono subire disgrazie. Per testimonianza storica nel titolo si legge testualmente: “Inventioni novi et coriosi per dari agiuto a tutti i legni navicanti, e disgrazie che possono occorrere”. Nell’ultrasecolare documento il mazarese Bartholo Xarxia (nome di origine catalana che vuol dire “rete” e si pronuncia Sciarscìa), molto verosimilmente esperto in navigazione e soprattutto in costruzioni e soccorsi alle imbarcazioni in legno (in pratica una sorta di ingegnere navale di quell’epoca) da suggerimenti per soccorrere vascelli piccoli e grossi incagliati tra scogli e mare, e poterli “scagliare” senza compromettere tutta la struttura del natante.  Il testo che si fa facilmente immaginare quale strumento comunicativo dell’Ordine di Malta, specificatamente quale servizio di supporto ai rapporti tra Mazara e Malta, è indirizzato all’Illustrissima Eccellenza Aldobrandino Aldobrandini, nipote di papa Gregorio XV, Gran Priore di Roma dell’Ordine di Malta, un personaggio storico affascinante, dalla vita avventurosa, Generale della flotta di Malta dal 1616, solcatore dei mari, morto nel 1634 in battaglia a Nordlingen. In calce si legge la firma anticipata dall’ossequiosa e devota frase di rispetto: Humilis.mo servitore.  Bartholo Xarxia.