di Federico Tarantino
Dattilo-De Picciotto, un binomio ritornato in auge dopo cinque mesi dalla prima trattativa poi non conclusa dalle parti. Un’operazione, che, adesso, sembra riprendere vita con il Dattilo, pronto a collaborare con le realtà che vogliano investire nel calcio a Trapani. Bisogna ritornare indietro di cinque mesi per la trattativa che poteva vedere un cambio al vertice della società biancoverde della serie D. Renè De Picciotto era pronto ad acquistare il Dattilo per trasformarlo nel nuovo Trapani, ma l’operazione, a detta dell’imprenditore già azionista di maggioranza del Lecce, fallì perché l’attuale proprietà cambiò gli accordi economici già raggiunti.
Adesso le parti si sono riavvicinate con colloqui fitti che potrebbero portare ad un sorprendente acquisto del Dattilo da parte di Renè De Picciotto con successivo cambio di denominazione in Trapani. Chiaro quindi che ci sarebbe il rischio di ritrovarsi con due realtà: il Dattilo divenuto Trapani ed il Trapani derivante dall’avviso pubblico. Altra ipotesi potrebbe portare anche ad un avviso pubblico deserto, così come un nuovo fallimento della trattativa De Picciotto-Dattilo. Dinamiche che presto saranno certamente più chiare.
Intanto i biancoverdi, nella persona del proprio presidente Michele Mazzara, verranno premiati dall’Ussi Sicilia con il premio dell’anno intitolato al compianto giornalista Mario Vannini. Un riconoscimento giunto dopo la promozione nel 2020 in serie D e motivato dall’associazione dei giornalisti sportivi per via dei risultati raggiunti che rappresentano un motivo di orgoglio e vanto per tutti i siciliani.
