di Federico Tarantino

Gli appassionati non hanno una maglia granata nel mondo del calcio da poter sostenere. Sono passati sei mesi dall’estromissione del club e quattro dal fallimento della società che per la prima volta arrivò in serie B. Del nuovo Trapani c’è solamente un accenno di ombra che proviene dall’articolo 52 delle norme organizzative interne della Figc, che permetterebbe l’iscrizione in sovrannumero al campionato di serie D. Il sindaco Giacomo Tranchida, lo scorso mese, ha avanzato la propria richiesta di iscrizione della Città di Trapani al prossimo campionato, ma, allo stesso tempo, ancora non è stato affidato il titolo sportivo a possibili investitori.

A tenere banco adesso è la questione dell’affiliazione all’interno della Figc della nuova società. Un primo passo che precederà poi l’iscrizione. Per affiliare la squadra sarà necessario un impianto di gioco. Il Comune di Trapani da qualche giorno ha iniziato a muoversi in tal senso, tentando di trovare un accordo con il Libero Consorzio Comunale per lo stadio Provinciale ai fini di inserire la struttura sin dalla fase di affiliazione. Le parti dovranno stilare un protocollo d’intesa, e, nel frattempo, l’ex Provincia è pronta a lanciare un nuovo bando di assegnazione del Provinciale per i prossimi dieci anni. La strada che possa portare al Trapani Calcio, per il momento, sembra ancora tortuosa. I giorni, le settimane ed i mesi passano, con la programmazione per l’annata futura che appare già in forte ritardo.