di Federico Tarantino
Uno scenario completamente aperto e che potrebbe vedere anche una clamorosa rottura tra il Dattilo ed Ettore Minore. È questa la situazione del futuro del calcio a Trapani, ancora tutto da scrivere, nonostante il perenne ritardo che incombe sulla programmazione. Le parti avevano raggiunto un’intesa di massima, ma sembrerebbe che siano sorti dei problemi di carattere economico.
In buona sostanza tutto potrebbe ritornare a qualche settimana fa, con nessun imprenditore interessato alla rinascita del calcio a Trapani. Le strade che si possono intraprendere sono le stesse da ottobre del 2020, quando i granata furono estromessi dalla serie C. Da un lato il Comune può procedere con un avviso pubblico oppure a trattativa diretta con un soggetto interessato. Una circostanza che vedrebbe l’iscrizione in sovrannumero al campionato di serie D, attraverso un contributo di almeno 300mila euro, come previsto dall’articolo 52 delle norme organizzative interne della Figc. Dall’altro la rinascita può avvenire attraverso il Dattilo, che può decidere se cambiare o meno la proprietà. Chiaro quindi che una ipotesi viva è quella che possa vedere l’attuale dirigenza del Dattilo pronta a divenire Trapani con la possibilità di aggiungere ulteriori sponsor e investitori. Soluzioni che serpeggiano e che devono essere trovate al più presto per un futuro dignitoso della maglia granata.
Intanto, la Lega Nazionale Dilettanti ha fissato l’inizio del prossimo campionato di serie D. Il quarto torneo italiano avrà inizio il prossimo 19 settembre. Ottantuno giorni che separano i tifosi trapanesi, dopo un anno di calvario, dal ritorno con trepidazione di rivedere la squadra della propria città scendere nuovamente sui terreni di gioco di calcio. Per farlo, però, si dovrà attendere e conoscere bene i protagonisti.
