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Mobilitazione contro gli incendi

Il coordinamento Salviamo i Boschi percorrerà simbolicamente l’area demaniale di San Matteo devastata dalle fiamme. La richiesta: assicurare i criminali incendiari alla giustizia

di Mario Torrente

Dopo il terribile incendio che ha devastato San Matteo ed il versante di Bonagia e Pizzolungo della montagna di Erice, le associazioni che fanno parte del coordinamento Salviamo i boschi si sono mobilitate, lanciando per venerdì 6 agosto una marcia nell’area demaniale distrutta dal rogo.

I rappresentanti delle associazioni che fanno parte del coordinamento “Salviamo i boschi” ieri si sono riuniti per parlare dell’incendio che domenica scorsa ha devastato San Matteo ed il versante di Bonagia e Pizzolungo della montagna di Erice. Nel corso dell’incontro sono stati affrontati diversi aspetti, a partire dalla prevenzione e dalla necessità di assicurare più controlli. Ci sono poi gli aspetti che mandando alle responsabilità per quanto avvenuto. E come ovvio la richiesta di indagini per risalire a chi ha appiccato le fiamme, mandando in fumo un patrimonio naturalistico unico, con il suo allevamento dell’asino pantesco ed un bosco venuto su in quarant’anni di lavoro della forestale e risorse investite nell’area demaniale di San Matteo. Tutto adesso è ridotto in cenere, mentre dall’opinione pubblica si fa sempre più pressante la richiesta di fermare gli incendi in Sicilia. E soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di questi eco-crimini che mettono a rischio la sicurezza dei cittadini. Domenica scorsa il fuoco ha minacciato diverse abitazioni ed in tanti sono stati costretti a lasciare le loro case per il troppo fumo, con le fiamme praticamente che circondavano le villette di Bonagia e Pizzolungo. Insomma, l’emergenza si sta facendo sempre più seria ed i cittadini chiedono alle istituzioni risposte concrete ed immediate. Ecco perché venerdì 6 agosto alle 18 dal museo agroforestale di San Matteo, vicino alla chiesetta, partirà una marcia per dire basta incendi ed interventi mirati per salvaguardare il patrimonio naturalistico del territorio. Vedendo anche il da farsi per fare tornare San Matteo com’era fino a pochi giorni addietro. Un’oasi verde, regno dell’asino pantesco e della bellezza tra mare e montagna di tutto l’Agroericino.  Alla mobilitazione stanno aderendo diverse associazioni, a partire dal Cai Sicilia. C’è poi la richiesta di un consiglio comunale straordinario e aperto da tenere, possibilmente, tra gli alberi del bosco di Erice.

 

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