Nei giorni scorsi a San Vito Lo Capo sono iniziati i lavori di escavazione dei fondali del porto e ripascimento del litorale. Ma il futuro turistico della borgata marinara è legato al nuovo piano regolatore del porto.

25 mila metri cubi di sabbia prelevati dalla zona esterna del molo di sottoflutto a protezione del bacino portuale andranno a ricostituire l’arenile sabbioso dell’area a levante, dove negli ultimi anni si è verificata una forte erosione. Questo è solo un primo passo di un più ampio obiettivo: ridefinire le opere portuali e progettare il nuovo piano regolatore del porto. Attraverso questi due interventi ridisegnare il futuro turistico, legato alla nautica del borgo marinaro. La proposta di rimodulazione della configurazione delle opere foranee è stata redatta dalla società di ingegneria costiera “Progetti e Opere” di Palermo, il cui direttore è l’ingegnere Elio Ciralli.  Il progetto sulla nuova configurazione del porto ammonta a circa 25 milioni di euro. 

Il Comune di San Vito Lo Capo, inoltre, ha chiesto ed ottenuto dall’Assessorato regionale Territorio ed Ambiente, competente per materia, la delega per redigere il Piano Regolatore del Porto. L’amministrazione comunale stanzierà nel Bilancio di previsione le somme necessarie per l’incarico per la redazione del nuovo PRG del porto.

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