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Lo sfogo dell’imprenditore Bulgarella: “Fatemi lavorare”

“Fatemi lavorare. Chiedo solo questo allo Stato. Non voglio nè soldi nè risarcimenti”. Questa mattina, l’imprenditore Andrea Bulgarella è stato ascoltato dalla commissione parlamentare d’inchiesta sul sistema bancario, presieduta dalla senatrice Carla Ruocco. Il costruttore da tempo sta conducendo una battaglia contro il sistema bancario che da quando è finito sotto indagine gli nega, persino, l’apertura di un conto corrente personale. . Bulgarella non può disporre di un bancomat o di una carta di credito e ovviamente tutto ciò si ripercuote sulle attività imprenditoriali. Ma è il principio alla base del diniego che fa indignare l’imprenditore.

Sono vittima di un arbitrio intollerabile da parte del sistema bancario – denuncia – reno -. Con le banche ho sempre lavorato, ma le ho anche combattute quando mi chiedevano interessi non dovuti. Ora mi negano l’apertura di un conto corrente e lo fanno senza alcuna ragione che abbia un riscontro legale”. Le vicissitudini giudiziarie di Bulgarella iniziano nell’ottobre 2015, con l’indagine della Dda di Firenze e l’accusa di aver riciclato i soldi di Matteo Messina DenaroNel 2018 arriva l’archiviazione chiesta dalla stessa ProcuraNel 2019 arriva la seconda archiviazione a Milano, per appropriazione indebita e per i suoi rapporti con la Banca di Cascina e Unicredit. Ma nonostante queste due archiviazioni che dovevano sancire l’affidabilità dell’imprenditore – proprietario di oltre 25 tra alberghi e resort – le banche continuano a considerarlo un soggetto pericoloso e così, fino ad oggi, nessun istituto bancario in tutta Italia è disponibile ad aprirgli un conto corrente.

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