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Operazione Ruina, condannato il presunto capomafia di Calatafimi

Il Gup di Palermo, Paolo Magro, ha inflitto 20 di carcere, in continuazione con un’altra condanna, al presunto capomafia di Calatafimi, Nicolò Pidone.

Venne arrestato, nel dicembre del 2020, nell’operazione Ruina, condotta dagli agenti della Squadra mobile di Trapani, coordinati dalla Dda di Palermo. Condannati anche Rosario Leo Tommaso (13 anni); Gaetano Piacenza (8 anni e 8 mesi); Domenico Simone ( 3 anni); Ludovico Chiapponello (2 anni e 6 mesi). Assolti Andrea Ingraldo e Vincenzo Ruggirello, agente di polizia penitenziaria.

Nel blitz rimasero coinvolti insospettabili, come Salvatore Barone, ex presidente dell’azienda del trasporto pubblico di Trapani e della cantina vitivinicola Kaggera.
Barone fu scarcerato due settimane dopo l’arresto, dopo l’interrogatorio di garanzia. Secondo le risultanze investigative, Pidone avrebbe preteso da Barone assunzioni e agevolazioni all’interno della cantina sociale Kaggera.

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