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Da Bach all’Ippocrasso

Proseguono gli appuntamenti con il Festival Internazionale della Musica Antica - nel pomeriggio primo incontro con "Chiacchere, musica, poesia ed ippocrasso"


Dopo il concerto dello scorso week end tutto dedicato alle composizioni di Bach, al festival della musica antica in corso di svolgimento ad Erice, oggi arriva “chiacchere, musica, poesia e ippocrasso” uno dei momenti più particolari dell’intera kermesse.
J.S.Bach è certamente il compositore classico che maggiormente ha ispirato i musicisti moderni. Le sue fughe sono diventate riferimento per intere generazioni soprattutto di chitarristi, che nel compositore tedesco hanno trovato la sintesi tra armonia e virtuosismo. Qui ad Erice, per il festival internazionale della Musica Antica, ad andare in scena sono state le composizioni per viola da gamba e clavicembalo interpretate da Marco Lo Cicero alla Viola e Basilio Timpanaro al clavicembalo. Un concerto elegante, dallo stile inconfondibile, che ci ha permesso, tra l’altro, di poter sentire all’opera due strumenti tanto antichi quanto affascinanti: la viola da gamba, che con le sue 7 corde è uno strumento completamente diverso rispetto ai discendenti che oggi conosciamo, e poi il clavicembalo, questo particolarmente importante con le sue 2 tastiere controllabili contemporaneamente. Come dire, una gioia per l’ascolto ma anche per la vista deliziata da due autentici gioielli dell’artigianato rinascimentale e barocco. Oggi 2 nuovi appuntamenti per l’originale kermesse: alle 17 al polo museale Cordici vivremo l’esordio del tanto atteso “chiacchere, musica poesia ed ippocrasso” cioè gli antichi momenti di convivio vissuti tra musici e rimatori, gustando leccornie. In scena la narratrice Lidia Miceli. Ad incantarci sarà la voce di Theresia Bothe, per la regia di Betty Lo Sciuto e le scenografie di Danilo Coppola. Insomma più che uno spettacolo l’appuntamento è con una esperienza a tutto tondo, che ci trasporterà in un mondo antico ma da cui discendono direttamente i nostri usi ed i nostri costumi. Poi alle 19 alla chiesa di San Martino ad andare in scena sarà Elisabetta Guglielmin ed il suo clavicembalo con Laissez Place a la Reine – il respiro musicale di Elisabeth Jaquet de la Guerre. Un altro imperdibile momento per una kermesse, ricca, intrigante e sorprendente.

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